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Lavoro lunedì 02 novembre 2015 ore 21:15

Smith, in cassa integrazione i lavoratori rimasti

Il prezzo del petrolio a picco ha portato il colosso Schlumberger a decidere di sospendere le perforazioni. E quindi gli scalpelli non servono



VOLTERRA — Tredici settimane di cassa integrazione ordinaria. A chiederle per tutti i 78 lavoratori rimasti in forze allo stabilimento di Saline di Volterra dopo il piano di ridimensionamento, è la Smith Bits. Ma non è tutto: per il mese di novembre si profila la chiusura di tutta l'azienda a causa del calo delle commesse. Un altro duro colpo per la fabbrica di trivelle di via Traversa, anche se la parola d'ordine è cautela.

LA CRISI DELL'ORO NERO. La necessità di mettere i lavoratori in cassa integrazione a zero ore sarebbe legata, ancora una volta, alla crisi del settore petrolifero. Da Houston, dove ha sede il quartier generale di Schulmberger, colosso multinazionale del settore oil & gas che controlla la Smith, avrebbero deciso di sospendere le perforazioni. Con il prezzo del petrolio crollato a picco fino a circa 40 dollari al barile, non c'è nessun vantaggio a perforare per cercare ancora oro nero. Da qui la decisione di sospendere le attività.

Una crisi che riguarda tutto il settore e tutto il gruppo, non solo la fabbrica di Saline, che produce scalpelli e altri strumenti per la perforazione e che ha già visto 114 lavoratori fuori dall'organico.

Tredici settimane sono il tempo minimo previsto per poter richiedere la cassa integrazione, non è detto che siano utilizzate tutte e quindi la crisi dovrebbe essere temporanea. Ciclica, come accaduto anche in passato, quando i ritmi della produzione seguono le oscillazioni del mercato. Ma come si può stare tranquilli di fronte ad una crisi che è stata annoverata dall'azienda pochi mesi fa come ragione principale della volontà iniziale di chiudere lo stabilimento? E, come ribadito anche a Roma al tavolo al Mise con il governatore Rossi, una crisi che permane e che non permette al colosso di fare nuovi investimenti. Non solo: la Schlumberger avrebbe in programma ulteriori tagli al personale a livello mondiale, dopo quelli già pesanti dei mesi scorsi con 20mila lavoratori licenziati dal colosso.

LA CASSA INTEGRAZIONE. Giovedì 6 novembre all'Unione Industriali di Pisa i vertici della Smith Bits incontreranno le rappresentanze sindacali per l'esame congiunto dopo la richiesta degli ammortizzatori sociali, come previsto dalla procedura. Intanto oggi, 2 novembre alle 14, si è svolta una prima assemblea dei lavoratori nello stabilimento per informarli della situazione.

“La programmazione precisa del mese di novembre ci verrà fornita giovedì all'incontro a Confindustria – spiega la rsu dello stabilimento Andrea Pagni – sappiamo che da lunedì 9 novembre si apre il periodo degli ammortizzatori, 13 settimane gestibili come la cassa integrazione ordinaria, ma come successo altre volte con le crisi periodiche anche a primavera, non è detto che debbano essere usate tutte o per tutti i lavoratori”. “L'azienda per il mese di novembre sta prediligendo le chiusure collettive finalizzate ad un abbattimento dei costi, da razionalizzare in funzione dei volumi bassi, con un significativo calo produttivo – prosegue Pagni - La cosa positiva è che anche l'azienda prevede che la crisi sia transitoria e quindi che rientri qui alla fine dell'anno, già da gennaio è prevista una ripresa del settore”.

IN CERCA DI OCCUPAZIONE. Tutto questo mentre le istituzioni continuano a lavorare per i 114 esodati della Smith, attualmente in mobilità e di cui almeno una settantina sono ancora in attesa di una nuova prospettiva occupazionale.

L'amministrazione comunale di Volterra, in accordo con le altre del territorio, sta lavorando per chiedere un incontro alla Regione, tramite Paolo Tedeschi funzionario dell'ufficio distaccato di presidenza della Regione arrivato a Volterra mesi fa per seguire la vertenza Smith. Incontro al quale dovrebbe partecipare anche una delegazione dei lavoratori esodati. “Il motivo è fare il punto della situazione con l'amministrazione regionale e capire qual'è la strategia della Regione dopo l'incontro di Roma– spiega il sindaco di Pomarance Loris Martignoni - Vogliamo capire come possiamo lavorare insieme al governatore Rossi, alla luce del tavolo al Mise, alla disponibilità di Enel e di fronte alla rinuncia degli altri soggetti”. “Vogliamo capire come noi possiamo contribuire per lavorare insieme alla Regione, ad Enel e alle altre imprese del territorio per cominciare a concretizzare qualcosa per ricollocare i lavoratori – aggiunge -ed è una operazione che va fatta tutti insieme, lavorando con i soggetti che sono disponibili”.

Sul tavolo dell'incontro, quasi certamente, oltre ai dettagli dell'incontro al Mise e le strategie per la ricollocazione, anche il nuovo periodo di cassa integrazione per gli altri lavoratori.

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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