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Attualità giovedì 28 novembre 2019 ore 18:07

La sanità vista da "Sos Volterra"

L'associazione ha commentato la situazione nel volterrano: "La sanità territoriale non può certo dirsi potenziata negli ultimi anni"



VOLTERRA — Queste le parole di Sos Volterra sulla situazione della sanità a Volterra: "L’intervento che abbiamo fatto all’incontro del 25 novembre in sala Melani è stato inerente al tema trattato in quella riunione, infatti si parlava di sanità ma soprattutto di sanità territoriale. Quest’ultima, al pari di quella ospedaliera, non può certo dirsi potenziata negli ultimi anni. Ci preme sottolineare che lo psicologo e la palliativista da pochi anni al servizio del territorio per le cure palliative sono sicuramente un potenziamento di questo settore". 

"Al contrario si rileva come ormai da anni non vengano più effettuate sul territorio terapie iniettive (intramuscolari, sottocutanee, eccetera) relegate a tecnicismi che rientrano nell’educazione sanitaria da impartire ai parenti o badanti che siano. Grossi disagi sono poi rilevati a Villamagna dove non moltissimi anni fa l’ambulatorio dei prelievi veniva effettuato il sabato (giorno per molti festivo e quindi di più facile accesso per i lavoratori) e soprattutto con personale amministrativo che consentiva all’utenza di pagare il ticket e contemporaneamente di fare il prelievo tramite l’infermiere. Tolto l’amministrativo e spostato l’ambulatorio al venerdì, chi vuole il prelievo a Villamagna deve recarsi al Cup a Volterra pagare e ovviamente già che c’è effettua il prelievo a Volterra. Non parliamo poi della riduzione da 8 a 6 infermieri territoriali nel distretto di Volterra e a “condimento” di tale taglio aggiungiamo, per questi infermieri, l’aumento del territorio, della serie, prima l’assistenza era su tutto il comune di Volterra senza la zona di Saline e oggi è sull’intero comune. Che dire poi del taglio che la regione ha effettuato sui rimborsi per i ricoveri a Santa Chiara..è questo il potenziamento delle cure intermedie tra domicilio e ospedale?".

"Non vogliamo dilungarci sulla localizzazione della casa della salute all’interno dell’Ospedale. Le strutture sanitarie territoriali devono far riferimento a quartieri popolosi di facile accesso per l’utenza! Grazie a Dio in parte si è posto rimedio con i locali in via Roma. Non si è assolutamente pensato di potenziare l’assistenza territoriale con accessi domiciliari per ECG, Holter pressori, Holter cardiaci etc. ovviamente tutto questo prevede potenziamento di personale e di sistemi informatici che per usare un eufemismo sono piuttosto vecchiucci. Si potrebbe continuare sui disagi creati dalla politica di centralizzazione che vede sempre più spostare il centro di comando lontano dai territori e quindi lontano dai veri bisogni delle persone. E’ difficile poi capire come territori tanto diversi possano far capo ad una società della salute unica. Qualcosa come 17 territori comunali che non hanno praticamente niente in comune. Si pensi, per fare un esempio ad un distretto come quello di Ponsacco che comprende anche altri comuni come Casciana Terme con una densità abitativa nella sola Ponsacco di oltre 700 persone a km quadrato con una estensione territoriale di quel paese di soli 20 km quadrati! Con una età media di poco più di 43 anni, dati che confrontati con Volterra non hanno niente in Comune. La nostra Città ha un’estensione di 253 km quadrati una viabilità pessima (a proposito dal 26 maggio tutto tace su questo tematica!) una densità abitativa di 40 persone per km quadrato un’età media di quasi 50 anni! Caratteristiche diverse completamente diverse che vanno affrontate con una dirigenza locale che conosca le esigenze di quel territorio e non in un calderone dove è stato messo di tutto!".

"No cari signori non ci siamo, aggiungiamo a tutto questo il depotenziamento degli ultimi mesi di ambulatori tipo quello oculistico e speriamo che non si verifichi anche per quello ortopedico. Quegli spiccioli che nei grafici presentati ed esposti ci sono stati “concessi” non sono che una formichina rispetto ai tagli e non solo sul settore sanitario che la nostra Città e tutto il suo territorio hanno avuto negli ultimi decenni".


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