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Attualità mercoledì 19 dicembre 2018 ore 17:51

"La mobilitazione per la geotermia continua"

Così il governatore Rossi dopo l'incontro di oggi al Mise, nel tentativo di scongiurare che il governo tagli gli incentivi al settore geotermico



ROMA — "Oggi abbiamo appreso che il contratto di programma Lega-5 Stelle non prevede che l'energia geotermica venga agevolata - ha detto Enrico Rossi uscendo dal Ministero dello sviluppo economico -. Questo significa, se non verrà modificato, uno stallo negli investimenti con effetti negativi sul piano occupazionale e sui controlli ambientali che coinvolgeranno intere aree della Toscana. Voglio ribadire che di fronte a questo scenario continuerà la lotta e la mobilitazione dei cittadini e dei lavoratori delle aree geotermiche e l'impegno di Regione e istituzioni per approvare la legge che è già in discussione in Consiglio, una legge fortemente innovativa e che dà totali garanzie sul piano ambientale".

L'incontro di oggi era stato espressamente richiesto dalle Regioni per discutere dell'esclusione della geotermia dal regime di agevolazioni previsto dal decreto sulle rinnovabili. Erano presenti assieme al governatore Enrico Rossi l'assessore all'ambiente Federica Fratoni, il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni, in rappresentanza dei sindaci delle aree geotermiche, e il direttore della Direzione energia della Regione Toscana, Edo Bernini.

"Abbiamo chiarito al tavolo – ha sottolineato Rossi - che per il Titolo V della Costituzione l'energia è materia concorrente e quindi la Regione ha potestà legislativa. L'altro tema che abbiamo sollevato con grande chiarezza è quello che riguarda la determinazione delle royalties destinate ai territorio. La scelta spetta al Ministero dello sviluppo economico e la nostra preoccupazione è che nessuno voglia mettere le mani su ciò che Enel distribuisce ai Comuni".

"Il mio timore – è stata la valutazione dell'assessore Fratoni –, è che questo intervento normativo se dovesse essere inserito nel Fer 2, metterebbe insieme tecnologie diverse, non incentivando per un verso a sufficienza l'alta entalpia, che è la vera frontiera per arrivare alla toscana carbonfree, e dall'altro schiaccerebbe le possibilità di insediamento della media entalpia che è una frontiera tutto innovativa da scoprire per le quali ci sono già istanze di realizzazione di impianti".

Sono 17 i Comuni geotermici toscani, suddivisi tra le Province di Pisa, Siena e Grosseto.
In Toscana è il cuore della produzione geotermoelettrica italiana, con più di 30 centrali per una potenza installata di quasi 900 megaWatt.

Gli occupati diretti sono 650 e quelli dell'indotto circa 2000. Se si considerano i fornitori dei fornitori, il totale arriva intorno alle 3000 unità.


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