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Attualità lunedì 08 aprile 2019 ore 15:30

Da rifiuto a compost a chilometro zero

Il Comune ha avviato una piccola grande rivoluzione: il trattamento del rifiuto "umido" direttamente sul territorio una volta raccolto porta a porta



RIPARBELLA — Attivata da oggi, lunedì 8 aprile, la gestione dei rifiuti con il sistema porta a porta ed il trattamento, per trasformare il rifiuto "umido" in compost, direttamente in un impianto del territorio.

Ai cittadini, ha spiegato il sindaco Salvatore Neri, sono state consegnate in tutto 700 compostiere, mentre per le utenze urbane e quelle non domestiche, che non possono gestire una compostiera, è stato installato un compostore elettromeccanico capace di trattare 60 tonnellate l'anno. L'amministrazione comunale punta così a risparmiare e a far risparmiare i cittadini, per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti.

Il macchinario scelto dal Comune di Riparbella dispone di due camere separate, una di “sviluppo” in cui viene man mano conferito l’organico e una di “maturazione” dove l’organico matura per circa 60 giorni. 

“La gestione diretta della frazione organica - ha sottolineato il primo cittadino - è il jolly che ci permette di non aumentare la tariffa ai cittadini pur passando ad una raccolta porta a porta in tutto il territorio. Quest’estate chi visiterà Riparbella non verrà più accolto dai cassonetti dei rifiuti sparsi in ogni dove e non dovremo più rispondere imbarazzati alle domande dei turisti soprattutto stranieri che chiedevano come mai non facevamo una raccolta differenziata seria".

Il compostore è uno dei passi per iniziare ad applicare le strategie dell’economia circolare che è quanto è sempre stato fatto nelle campagne dove produrre concime era consuetudine e necessità fino a pochi decenni fa.

“Abbiamo fatto il possibile per agevolare i cittadini in questo passaggio non facile - ha concluso Neri - e sappiamo che nei primi mesi dovremo tutti fare uno sforzo per abituarci alle nuove regole, ma questa scelta non era rinviabile sia perché è un obbligo di legge raggiungere almeno il 65 per cento di raccolta differenziata e si pagano sanzioni salate per il mancato raggiungimento dell’obbiettivo, sia perché ogni volta che guardiamo in faccia i nostri figli e nipoti non possiamo non pensare a quale mondo gli lasceremo in eredità”.

Resta da capire cosa ne farà il Comune di tutto il compost prodotto con questo nuovo sistema.


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