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Attualità sabato 06 agosto 2016 ore 11:55

Dal Pd un'alzata di scudi per proteggere il Masso

La segreteria dell'alta Valdicecina ha rimarcato le ragioni per negare l'autorizzazione alle trivelle. Frecciate all'amministrazione Buselli



POMARANCE — "Rispetto alla problematica dei permessi di ricerca per pozzi esplorativi, pur favorevoli agli impianti geotermici a basse e medie entalpie ed entusiasti della possibilità di impianti a ciclo chiuso che riducono ancora di più le emissioni, convinti che in Toscana e nel Paese la geotermia rappresenta una realtà fondamentale in termini di occupazione e sviluppo tecnologico finalizzato alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, e, per il nostro territorio - in più - elemento decisivo per lo sviluppo socio economico, turistico e delle attività produttive, diciamo no alle perforazioni lungo il Fiume Cecina ritenendo assurdo andare a impattare su un territorio di altissimo pregio ambientale con alto valore culturale e turistico". Il Pd di Volterra e Pomarance è compatto nella volontà di impedire le trivellazioni al Masso delle Fanciulle.

"La Geotermia per l’alta Valdicecina - hanno proseguito - è una risorsa strategica sulla quale dobbiamo continuare ad investire per migliorare la produzione elettrica ed i molteplici e potenziali usi indiretti, sicuramente volano di sviluppo di tutto il territorio, compresa Volterra. Lo dobbiamo fare migliorando ancora di più la sostenibilità ambientale, lo dobbiamo fare però nell’area fino ad oggi vocata e facendo dialogare la risorsa anche con un uso diverso del territorio a partire da quello agricolo, turistico e culturale".

Gli esponenti del Partito democratico hanno sottolineato come già nel passato avevano dichiarato il loro dissenso alle perforazioni: "Avevamo già preso posizione nettamente contraria rispetto a queste esplorazioni nel 2015 con particolare riferimento al caso di Montecastelli. Abbiamo lavorato per ottenere una moratoria di 6 mesi nella quale si sarebbero dovuti discutere i termini per regolamentare le concessioni. Siamo andati direttamente ad incontrare la commissione ambiente regionale, a proporgli di rafforzare il valore degli strumenti urbanistici ed il potere di scelta dei sindaci. Un percorso importante è iniziato con l’approvazione di primi documenti di indirizzo. Dobbiamo ancora lavorare molto su questi temi dialogando ancora con la Regione, per pretendere maggiore chiarezza ed attenzione rispetto alla nostra idea di territorio".

Dopo la spiegazione del proprio punto di vista il Pd ha lanciato alcune stoccate agli avversari: "Alcuni esponenti politici locali, oltre alla solita propaganda e demagogia cosa hanno fatto? Costruire il solito attacco populista rimarcando ancora una volta solo ed esclusivamente il problema del Masso delle Fanciulle è facile ma non basta. Per chiarezza forse sarebbe meglio dire ai cittadini i veri motivi del no, ma per questo bisognerebbe avere un progetto di sviluppo vero del nostro territorio. Così facendo gli impatti sul Masso oggi non esisterebbero (forse nemmeno in caso di costruzione di una centrale). Non è per populismo che si deve dire no ma per molto altro".

"Il masso - hanno ripreso - è un luogo straordinario da proteggere e da valorizzare correttamente come lo è tutto il sistema delle Aree Protette del nostro territorio, 12mila ettari riconosciuti di importanza Europea all’interno della Rete Natura 2000, che ogni anno attraggono ricerca scientifica e un numero sempre maggiore di visitatori. Una eccellenza dell’alta Valdicecina che la caratterizza anche in ambito Regionale. Quanto nell’amministrazione Buselli si è lavorato su questi temi? Quanto l’amministrazione di Volterra è stata determinata nel conservare questo sistema per metterlo anche al centro dell’offerta turistica e culturale del territorio?".

"Il Pd dell’alta Valdicecina - hanno concluso - ribadisce la propria contrarietà agli impianti previsti nei Comuni di Pomarance e Castelnuovo Valdicecina, proprio perché vanno nella direzione opposta a quello che la popolazione e le amministrazioni hanno pensato per il territorio. Però chiediamo anche chiarezza nei confronti dei cittadini, più lavoro e responsabilità di alcune amministrazioni. Non bastano comunicati stampa ogni volta costruiti ad arte, per costruire un futuro al territorio valgono meno di zero, serve ben altro".


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