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Lavoro lunedì 05 novembre 2018 ore 09:41

"Cento anni di geotermia spazzati via?"

La Cisl Toscana critica duramente il decreto ministeriale che azzera gli incentivi sulla geotermia e chiede un cambiamento



POMARANCE — "Che la “politica” non fosse in grado di garantire certezze per la Geotermia lo avevamo capito da tempo, i segnali sono stati molti, come il mancato rinnovo del Protocollo Regione-Enel che continua a rimanere fermo da mesi sui tavoli toscani, una nuova Legge regionale che sta per nascere e porrà dei vincoli economici/energetici eccessivi, il documento sulle Aree Non Idonee, la proposta di una moratoria di almeno sei mesi su tutte le attività geotermiche, le pressioni verso le Istituzioni europee al fine di addebitare alla Geotermia false responsabilità, ma che si potesse arrivare a tanto non ce lo saremmo mai aspettati.", dice la Flaei Cisl Toscana.

"Infatti, nei giorni scorsi è uscito il Decreto Ministeriale “Fer1” che regolerà gli incentivi alle energie rinnovabili e nel documento, passato dal Mise al Ministero dell'Ambiente, non vi è traccia degli incentivi riservati alla produzione geotermica, in quanto saranno trattati nel successivo decreto ministeriale “Fer 2”, ma già da quello che si evince, è chiaro che non saranno previsti incentivi per la Geotermia convenzionale, quella Geotermia che oggi in Toscana copre oltre il 30% del fabbisogno energetico della regione e che da occupazione diretta e indotta a circa 1800 lavoratori. 

Questa sarà l'ennesima mazzata nei confronti di un’energia naturale, rinnovabile e forse fra le più monitorate dal punto di vista ambientale nel panorama delle FER, che da oltre 100 anni permette la salvaguardia e lo sviluppo di un territorio che purtroppo non ha alternative economiche valide e che se dovesse vedere il disimpegno dei principali produttori che oggi investono in quest’area (oltre 300 mln €/anno), affidandosi al solo mantenimento dell’attuale situazione, si assisterebbe ad un inevitabile declino di un tessuto sociale già oggi in notevole difficoltà. 

Sono anni che la Flaei-Cisl cerca di sostenere, su qualsiasi tavolo, tutte le iniziative che possano portare, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, sempre nuovi investimenti sui territori geotermici toscani perché senza investimenti certi e duraturi non potrà esserci occupazione stabile e la Geotermia toscana potrebbe iniziare a breve, un declino irreversibile, anche in vista del prossimo rinnovo delle concessioni che avverrà attraverso gara europea entro il 2024.

Abbiamo sempre contestato questa impostazione che la legge n.99 del 2009 ha imposto sulle concessioni geotermiche, che porterà inevitabilmente non più ad una coltivazione del bacino toscano, ma ad un suo vero e proprio sfruttamento, con conseguenze quantomeno drammatiche. Ci stiamo attivando a tutti i livelli di Federazione e Confederali, affinchè possano essere apportate le necessarie modifiche al decreto ministeriale e possano essere ridate dignità e prospettive alla Geotermia."


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