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Interviste mercoledì 20 agosto 2014 ore 07:10

Moto Club: la sicurezza al primo posto

Per Marcello Lucchesi, presidente dell'associazione: “la pista rappresenta l'unico modo per prevenire le morti e gli incidenti ed è certamente più sicura della strada"



POMARANCE — Marcello Lucchesi è il giovane presidente dell'associazione Motoclub Pomarance che fin dal 1975, con i suoi circa 100 soci, promuove sul territorio la passione per le due ruote e che recentemente ha avuto l'idea di istallare due cartelli all'acceso del paese di Pomarance per invitare i centauri alla prudenza.

Lucchesi, come è nata questa bella iniziativa?
“Per noi la sicurezza è da sempre al primo posto. La strada è piena di rischi: non è solo la velocità a rappresentare un problema per i centauri, ma a volte a provocare un incidente basta un po' di ghiaia sul manto stradale a causa di una fossetta non pulita, un po' d'olio perso da un camion, un errore da parte di chi è in moto o degli altri sulla strada. Poi ci sono i guardrail ed i pali della segnaletica che sono come lame taglienti e posso essere fatali”.

Quindi la scarsa manutenzione, le condizioni della strada e l'alta velocità rappresentano un pericolo?
“Certo sono un pericolo per tutti, ma i primi a rischiare la vita sono i motociclisti, perchè è chiaro che con due ruote è più facile perdere il controllo. Inoltre, il motociclista si può dire che si trovi nudo sulla strada, coperto solo dalla pelle della tuta: come abbiamo scritto nel cartello, la pelle non è solo intesa come la vita, ma anche come la tuta, l'unica barriera tra il centauro e l'asfalto.
Rischiamo più di tutti perchè siamo su due ruote e senza protezioni intorno”.

Per voi qual'è una possibile soluzione?
“La pista rappresenta l'unico modo per prevenire le morti e gli incidenti ed è certamente più sicura della strada. Andare in pista permette di ridurre tutti quei rischi che invece sono presenti sulla comune viabilità.
In commercio si vendono dei veri e propri bolidi: per questo servono i circuiti, per dare agli appassionati la possibilità di divertirsi e sfruttare al meglio la potenza del proprio mezzo, lontano dalle strade che non sono adatte”.

Dunque siete favorevoli alla realizzazione di piste?
“Da anni come Moto Club Pomarance siamo impegnati su questi temi e chiediamo con forza la realizzazione di un circuito. Attualmente le piste sono tutte lontane, ma sappiamo che nella nostra Provincia ci sono diversi progetti, in particolare speriamo che la diatriba tra Peccioli e Pontedera per la costruzione del circuito venga presto risolta.
Se venisse costruita una pista qui vicino servirebbe sicuramente da deterrente: chi ha voglia di provare il fascino della velocità può farlo con sicurezza evitando i rischi delle strade. Oltretutto, i circuiti portano anche tanti posti di lavoro.
Per quanto ci riguarda, invece, stiamo lavorando da anni e con mille difficoltà al progetto della costruzione di un’area polivalente su cui realizzare anche un tracciato per il fuoristrada".

Quali sono i progetti futuri della vostra associazione?
“Oltre alla ormai collaudata attività sportiva con le gare di moto enduro e l’impegno costante per la realizzazione dell’area polivalente, vorremmo allargare il nostro progetto per la sicurezza, mettendo cartelli anche altrove, dovunque ci siano amministrazioni interessate e che ne condividano il messaggio. La nostra speranza è che il messaggio arrivi a più centauri possibile ed a chiunque guidi sulla strada.
Inoltre, alcuni dei nostri soci ormai da anni hanno abbandonato la strada e girano solo in pista e per questo stiamo progettando già da tempo di acquistare un mezzo per portare le moto al circuito. Quindi come associazione cerchiamo di raccogliere fondi per acquistare un furgone che possa essere usato dai nostri soci per andare a girare con la propria moto nelle piste.
L'obiettivo, come sempre, è quello di divertirsi praticando uno degli sport più emozionanti nella maniera più sicura possibile”.

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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