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Politica lunedì 27 luglio 2015 ore 16:10

Tensioni all'Unione dei Comuni

Sulle linee di programma Burchianti e Ceccarelli si erano astenuti. Alla presidente Fedeli ora risponde il sindaco di Guardistallo



COLLI MARITTIMI PISANI — Simona Fedeli, presidente dell’Unione dei Comuni dei Colli Marittimi Pisani e sindaco di Montescudaio aveva inviato nelle scorse settimane una lettera ai suoi colleghi, Fabrizio Burchianti di Casale Marittimo e Sandro Ceccarelli di Guardistallo richiamandoli ad una maggiore responsabilità politica e lealtà istituzionale. I due primi cittadini civici, infatti, si erano astenuti al momento dell'approvazione sul documento delle linee programmatiche della nuova presidente dell'Unione, in una seduta accesa del Consiglio.

"Le linee sono scaturite a seguito di ben 3 giunte in cui avremmo dovuto discuterne insieme adeguatamente, tenutesi in data: 16 marzo (assenti Ceccarelli e Burchianti), 26 marzo (assente Burchianti), 9 aprile (assente Burchianti) - scriveva Fedeli - le avevo inviate il 19 aprile (...) nella giunta del 27 aprile le linee guida sono state approvate da tutti voi senza che nessuno abbia avuto da obiettare alcunché in quella sede, fatta eccezione per alcune piccoli suggerimenti di modifica da parte dei sindaci Lucchesi e Ceccarelli".

Ora a rispondere è il sindaco di Guardistallo in una lunga lettera: "questa Unione ha bisogno di una strategia lungimirante che porti rispetto a tutti i cittadini dei cinque Comuni coinvolti e quindi tanta volontà di creare coesione, questo serve se veramente la si vuol far decollare, ben altro da quanto è successo negli ultimi mesi". 

"I fatti dovrebbero richiamare tutti ad un nuovo esame di coscienza, di maturità e consapevolezza politica, partendo dal chiedersi come mai in pochi mesi si è riusciti a distruggere il clima costruttivo che il precedente presidente, Lucchesi sindaco di Castellina, aveva faticosamente costruito e che si respirava nelle sue linee programmatiche approvate con un percorso condiviso sia con gli altri sindaci che con le commissioni consiliari - scrive Ceccarelli - Gli obbiettivi di quelle linee programmatiche, vecchie di pochi mesi, sono peraltro al 90 per cento ancora da portare a termine e pare incomprensibile il motivo per cui la attuale Presidente Fedeli abbia deciso di rottamarle presentando al contempo le sue nuove e personali linee programmatiche con obbiettivi che paiono impossibili data la mancanza di risorse economiche". 

"L'esclusione dalla loro costruzione di noi altri sindaci e delle commissioni consiliari non ha di certo aiutato a creare un clima di condivisione e il cambio di rotta rispetto a prima non è parso giustificato alla luce del contesto difficile che viviamo. Ricordo che l'Unione ha un Presidente a rotazione il cui cambio non deve stravolgere ogni volta l'Unione stessa ma deve dargli continuità, che significa condivisione e anche fiducia - scrive il sindaco di Guardistallo - Le linee programmatiche, in una fase di costruzione dell'Unione, non possono essere un testo di un solo rappresentante in Giunta, anche fosse il Presidente, e nel Consiglio dell'Unione é bene si sviluppi il dialogo e il dibattito, elemento che troppo spesso in passato é mancato". 

"Probabilmente é stato sottovalutata l'importanza del ruolo di Presidente di un ente di secondo livello come il nostro, ruolo che richiede esperienza e capacità di fare un passo indietro quando da più parti vengono sollevati dubbi, cosa che per inesperienza o per una strategia carente non è avvenuta - prosegue - Quanto successo prima e durante il consiglio, dove non solo l'opposizione civica di Riparbella, ma sopratutto la maggioranza di Guardistallo e di Casale hanno sollevato profonde perplessità e dubbi mentre nei restanti componenti la maggioranza si leggeva un profondo imbarazzo, avrebbe dovuto far accendere un allarme a chi dirigeva i lavori. L'aver ignorato le richieste di rinvio e approfondimento lasciando, con un mero atto di forza, che la proposta fosse bocciata con sette voti contro sei, dimostra ancora una volta che qualcuno non vuol costruire una Unione ma qualcosa di ben altro, e noi, a costruire qualcosa che non rispetti equamente i cittadini di tutti e cinque i comuni non ci stiamo".

"Ho letto anche di polemiche in merito ad associazioni di un Comune dell'Unione che organizzano le feste in altro Comune rispetto alla loro sede naturale - scrive Ceccarelli - mi auguro che queste cessino immediatamente perché non solo sono fuori luogo ma sono addirittura distruttive di quel fenomeno di condivisione necessario per far si che l'Unione, trasformandosi in qualcosa di percepito fisicamente da tutti, possa essere la casa di tutti, ognuno con le sua storia e la sua realtà, ma tutti insieme senza prevaricazioni. Alimentare tensioni e un clima da caccia alle streghe per chi supera i confini comunali è esattamente il motivo per cui le attuali linee programmatiche non ci sono apparse meritevoli di piena fiducia".

"Se a tale criticità si aggiungono le prime risultanze dei Bilanci che vedono pesanti tagli a tutti i Comuni impedendo a noi Sindaci anche le più semplici e piccole opere che avevamo in mente, ben si capisce che servirebbe coesione e condivisione e non campanilismo fine a se stesso, sopratutto in questi momenti difficili - conclude la lettera -  Serve un passo indietro che permetta a tutti i Comuni dell'Unione un passo avanti e alla luce di quanto successo in consiglio la decisione politica di come agire spetta alla maggioranza dei consiglieri del partito democratico, in base alle loro scelte si saprà quale futuro avrà questa Unione".


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