"Santi viola le regole, esposto al Corecom"

Coalizione Civica contro l'uso della fascia e dei social del Comune durante la campagna elettorale: "Anche in Consiglio par condicio non rispettata"

VOLTERRA — La Coalizione Volterra Civica è pronta a presentare un esposto al Corecom per la par condicio in vista delle elezioni di Giugno. Da qualche giorno, ormai, sono stati infatti convocati i comizi elettorali, che impongono determinate regole per quanto riguarda la comunicazione istituzionale: regole che, per la lista civica d'opposizione, sono state infrante dal sindaco Giacomo Santi.

"Santi non porta rispetto al Consiglio comunale e, quindi, ai cittadini di Volterra, oltre che alla fascia tricolore che porta, facendone un uso scorretto e strumentale - hanno specificato da Volterra Civica - in pochi giorni sono state compiute più violazioni: il taglio del nastro per l'inaugurazione della terrazza a Mazzolla con la fascia tricolore, che neppure potrebbe utilizzare in queste occasioni, essendo legata all'esercizio delle prerogative di rappresentante del Governo a livello locale, è da considerarsi come violazione delle regole in periodo di elezioni, con un uso propagandistico delle sue funzioni".

"Così come la convocazione del Consiglio comunale per oggi (30 Aprile, ndr), possibile soltanto per atti urgenti e indispensabili, non certamente per approvare mozioni od ordini del giorno tali da consentire al sindaco di fare anche campagna elettorale - hanno specificato - chiediamo per questo di eliminare dall'ordine del giorno tutti gli atti che non siano dovuti, e inoltre di cessare ogni attività non conforme alle norme della par condicio sui social del Comune di Volterra che è di tutti e non del sindaco o del suo partito".

Proprio per questo, la lista ha deciso di rivolgersi direttamente al Comitato regionale per le comunicazioni, organo preposto alla garanzia e al controllo sul sistema delle comunicazioni. "E - hanno concluso - se sarà necessario, faremo una segnalazione formale alla Prefettura di Pisa per l'utilizzo, almeno disinvolto, del Consiglio comunale".

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