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Attualità venerdì 04 agosto 2017 ore 17:00

Emergenza idrica, subito in servizio Serranuova 2

Accelerate le procedure per attivare il pozzo. Buselli: "Finita l'emergenza urgente terminare il raddoppio dell'acquedotto Ponteginori – Volterra"



VOLTERRA — A seguito della dichiarazione di emergenza idrica da parte della Regione Toscana, sono state accelerate le procedure di messa in servizio del pozzo Serranuova 2 a Ponteginori, anche in considerazione della buona qualità delle acque del pozzo confermate dagli esiti dell'analisi Asl. 

"Asa ci ha comunicato però che in generale la situazione della disponibilità idrica complessiva, stante l'assenza di piogge, è critica – ha spiegato il sindaco di Volterra Marco Buselli - . Serve ora più che mai la collaborazione di tutti. Chi ad esempio, in un momento del genere, riempie le piscine (cosa che non deve esser fatta a prescindere) con acqua potabile, danneggia indubbiamente le disponibilità idriche di tutti, oltre a rischiare personalmente sanzioni, per chi viola l'ordinanza. Con Asa come sindaci siamo in quotidiano contatto, per affrontare insieme le criticità". 

"Una volta usciti dall'emergenza -ha rimarcato Buselli - è necessario però terminare rapidamente i lavori che prevedono il raddoppio dell'acquedotto Ponteginori - Volterra (ottenuti dai Comuni di Volterra e Pomarance a seguito di un protocollo stipulato con la Prefettura qualche anno fa), che lascerà contestualmente maggior disponibilità al campo pozzi di Puretta". 

"Il 7 agosto - ha concluso il primo cittadino volterrano - in occasione di un incontro in Regione chiederò anche all'assessore all'Ambiente Fratoni di recuperare la mia richiesta riguardo alla politica sugli invasi. Il fallimento totale dell'ipotesi Puretta ha visto la convergenza di tutto il territorio e del presidente Rossi su Pian di Goro, che però ha incontrato la contrarietà di Casole (dove l'invaso sarebbe localizzato). Mentre col raddoppio dell'acquedotto mettiamo in sicurezza il territorio per i prossimi anni, è necessario quindi fare chiarezza una volta per tutte sui progetti da portare avanti in termini di invasi. Nel frattempo ho chiesto e ottenuto che venissero sbloccati i 4.650.000 euro che Solvay doveva dare al territorio, per le criticità più importanti in Valdicecina, ma anche su questo punto c'è da affrontare senza infingimenti l'impatto che la multinazionale ha, anche in prospettiva futura, sul nostro patrimonio idrico complessivo e sulla vita del Fiume Cecina".


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