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Cultura sabato 05 aprile 2014 ore 09:35

Mostra di acquerelli a Ponteginori per la rassegna 'Arte e merendate"

'Acquerellando' è la mostra nella rassegna 'Arte e merendate' che fu ideata da Pirimpi, un'icona mitica della Valdicecina: "la destinazione dell'acqua, invece che nel vino, è nell'acquerello..."



MONTECATINI — Lo chiamavano Pirimpi ed è un'icona mitica della Valdicecina. Uomo dalla mente libera, e dalla personalità dirompente, Giorgio Betti, originario gestore del Caffè omonimo a Ponteginori, nel comune di Montecatini Valdicecina (PI), che oggi porta il suo nome, fu promotore e sostenitore delle arti del territorio, a cui diede impulsi fondamentali, in quell'amalgama di stile creativo e vita vissuta che fu il suo caffè-osteria, scena del suo romanzesco percorso esistenziale.
Su iniziativa dei nipoti eredi di stile e passione, Enrico e Matteo Betti, e di due artisti originari del luogo, ritorna in terza edizione 'Acquerellando', la rassegna, da lui ideata, che raccordava le 'merendate' paesane all'arte visiva sopraffina, seguendo il motto secondo cui "la destinazione dell'acqua, invece che nel vino, è nell'acquerello ...".
E con lo stesso pathos, uno degli autori che deve a Pirimpi la sua prima esposizione, il ponteginorinoLeo Filippeschi, insieme a Gianpaolo Minuti Innocenti, originario del vicino Castello di Querceto, esporranno i loro mirabili acquerelli in una doppia personale, che conta l'inaugurazione "classica" con merenda a base di rustici assaggi vari, sabato 5 aprile 2014 dalle ore 18 e sarà aperta fino al 30 aprile.
Tradizione conviviale del gusto e condivisione della carica espressiva, animeranno l'inaugurazione "contesa" fra le pennellate calibrate e "filosofiche" di Gianpaolo Minuti Innocenti, e l'acquerello immediato, costruito fra ombre e luci, di Leo Filippeschi.
I soggetti sono ispirati dalla natura: still-life e paesaggi simbolisti, enigmatici, costruiti dalla forza compositiva e dall'invenzione della partitura cromatica.
Pittori audaci come quel Pirimpi, al secolo Giorgio Betti, che raccordò, fra bruschette, polenta fritta e gustose maccheronate, la tradizione artistica marittima-livornese a quella dell'immediato entroterra agreste, scoprendo talenti poi consolidati come Paoli, Bettarini, Millus e Scudiero.
La mostra resterà aperta ai visitatori fino al fino al 30 aprile 2014, nell'orario 7-20 (domenica chiuso).


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