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Interviste giovedì 24 aprile 2014 ore 10:25

Martignoni: senza lavoro, in Val di Cecina non c'è futuro

Il sindaco in carica, candidato alle prossime amministrative, fa un bilancio dell'attività svolta e rilancia la lista civica: "siamo convinti di aver ottemperato al programma pur essendo in una legislatura che è stata la più difficile dal dopoguerra ad oggi"



POMARANCE — Il sindaco di Pomarance Loris Martignoni, in carica al suo primo mandato, si ricandida alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio con la Lista Civica Insieme per cambiare.
La scelta della Lista Civica nel 2009 è stata premiata dagli elettori, cosa avete ottenuto in termini di risultati?
“Cinque anni fa avevamo detto delle cose e credo che si siano avverate. Mancavano l'entusiasmo e le condizioni perchè un governo politico potesse ancora gestire l'amministrazione di questo Comune. La nostra scelta nasceva non perchè mancavano i partiti, ma le persone per due ragioni: la prima è che le persone si tirano indietro e non fanno più politica, la seconda è che la sinistra che governava da 60 anni si era incancrenita e si era divisa. C'era bisogno di una ventata di aria nuova e di un governo diverso e questo è successo; c'è stato un risveglio forte anche nell'entusiasmo di governare e i cittadini lo hanno capito, si sono accorti della discontinuità rispetto al passato.”
La decisione di ricandidarsi con la lista civica nasce in virtù di questi risultati?
“Dopo 5 anni molti di noi erano pronti ad andarsene e a far riacquistare alla politica il proprio ruolo, però la politica non lo riacquista. Una legislatura in continuità può portarci a ottenere quei risultati di cui oggi abbiamo curato l'impostazione.”
Giunti quasi al termine di questa esperienza di governo, qual'è il suo bilancio?
“Siamo convinti di aver ottemperato al programma che avevamo scritto pur essendo in una legislatura che è stata la più difficile dal dopoguerra ad oggi a causa della crisi economica, delle riforme, dell'incertezza politica, dei cambi di governo, della tassazione elevata, dei tagli alle risorse, del patto di stabilità. E' stata una legislatura operativa e positiva nel suo insieme e siamo intervenuti soprattutto sul turismo e sulla creazione di posti di lavoro lavoro. Basta ricordare che Enel, dopo 20 anni, ha assunto 200 giovani, è stata rilanciata la Società Chimica, la Lampo Green Gas sta iniziando a lavorare sul territorio e infine c'è l'acquisto della Centrale di Sesta da parte del Cosvig”.
Quali sono i principali interventi operati da questa amministrazione?
“L'espansione dell'attività della società Ges con 8 milioni di euro di investimenti per il potenziamento e il miglioramento degli impianti di teleriscaldamento, il teleriscaldamento a biomasse a Micciano, che è un'opportunità anche per Ges di un know how diverso dal vapore. Inoltre, abbiamo gestito la risorsa idrica risolvendo il problema della siccità. E' stato poi completato il passaggio al Comune della frazione di Larderello con un investimento da 7 milioni di euro e in ambito sociale apriremo la casa della salute. Infine, sono state fatte tante opere pubbliche, basti pensare alle case dell'acqua o alla pavimentazione del castello di Serrazzano.”
Quali sono le cose, invece, rimaste nel cassetto?
“Anche a causa dei vincoli del patto di stabilità e delle finanziarie, non abbiamo potuto ancora procedere con gli interventi sull'area del Piazzone a Pomarance, con la riqualificazione dell'area del Gallerone e con la creazione di una struttura idonea presso la Rotonda di Montecerboli, dove comunque è partito il primo lotto dei lavori. Poi c'è la riparazione delle strade provinciali, per le quali abbiamo un fondo con la Provincia da 2 milioni e 100mila euro, che però sono stati inutilizzati a causa dei ritardi e dei problemi della Provincia.”
Un'opera che ha suscitato polemiche è stata l'installazione della scultura di Staccioli alla rotonda sulla strada principale di accesso a Pomarance, perchè avete fatto questa scelta?
“L'installazione è stata fatta con un capitolo di bilancio legato alla cultura e quindi è chiaro che quelle risorse non si potevano destinare né alla Tares, né ad altro, oltretutto ci sono stati anche dei contributi a fondo perduto. La rotonda di Staccioli ha voluto significare la fine di un percorso che l'amministrazione ha fatto per la cultura investendo molto in questo, ad esempio anche con il teatro. Siamo convinti che la cultura sia fondamentale nello sviluppo di un territorio affinchè le persone non siano ignoranti. Staccioli è uno sculture che ha le sue opere in tutto il mondo: a Melbourne, a New York, a Oslo e abbiamo voluto segnare il territorio con un'opera importante che deve essere un momento di riflessione per suscitare una discussione. Credo che l'abbia fatto a pieno: non è importante che piaccia o meno, ma deve essere una testimonianza forte affinché i cittadini vedano, parlino, riflettano, si confrontino.”
In termini economici, come si può valutare il bilancio del Comune?
“Abbiamo qualche difficoltà legata al bilancio corrente, quello che il Comune deve autofinanziare dalle tasse, dalle compartecipazioni, eccetera, mentre sul bilancio di investimento abbiamo delle possibilità importanti con il milione e mezzo di Royalty Enel, sul quale abbiamo comunque tanti vincoli. Si tratta però di un'esperienza di bilancio estremamente sana e rafforzante perchè in questi 5 anni abbiamo ridotto l'indebitamento del Comune di Pomarance e non abbiamo assunto nuovi mutui. Ogni anno è necessario, infatti, mettere a bilancio corrente oltre un milione di euro per il pagamento del capitale e degli interessi sui mutui che sono stati assunti dalle amministrazioni precedenti e che si chiuderanno nel 2029. L'obiettivo, raggiunto, è quello di riuscire ogni anno a spendere bene le risorse senza creare debiti e crediti e cercare di attingere ai bandi dell'Europa: noi ci siamo riusciti prendendo oltre 2 milioni di euro a fondo perduto.”
Quali saranno, in sintesi, i punti chiave del vostro programma con cui vi presenterete gli elettori?
“Ancora rilancio del lavoro, nel rispetto dell'ambiente e turismo oltre a sociale e agricoltura, che nella passata legislatura non siamo riusciti a valorizzare.”
Una domanda che porremo a tutti i candidati alle amministrative: qual'è la parola chiave per il futuro della Val di Cecina?
“Il futuro della Val di Cecina si giocherà sicuramente sul rilancio socio economico e turistico. O si crea lavoro, oppure tutto il resto è importante, ma non è fondamentale perché senza lavoro le persone se ne vanno: se continua il decremento possiamo anche costruire tantissime cose, ma non serviranno.”


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Video intervista a Loris Martignoni

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