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Politica venerdì 10 febbraio 2017 ore 16:30

Braccio di ferro sulla lettera di Arpat

Lo scambio di accuse fra opposizione e sindaco sulla vicenda dei rifiuti continua. Altre accuse al primo cittadino: "Non ha ancora risposto"



CASTELNUOVO VDC — Partito democratico, Rifondazione comunista, gruppo consiliare "Obiettivo comune" e un gruppo di cittadini (che continuano a restare anonimi) tornano ad attaccare il sindaco sulla vicenda de La Soluzione Srl, sul deposito di rifiuti al centro di molte polemiche e in particolare sulla tanto discussa mail inviata da Arpat al sindaco di Castelnuovo Vdc Alberto Ferrini.

Non è bastata la controreplica del sindaco alle ultime obiezioni sollevate dai suoi oppositori, che ora tornano ad accusare: "Circa un mese fa, il 10 gennaio 2017, il Gruppo Consiliare “Obiettivo comune”, in una interrogazione rivolta al sindaco chiedeva se l’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale toscana, in seguito alla interrogazione parlamentare dell’onorevole Realacci del 19 luglio 2012, avesse mai inviato al Comune di Castelnuovo la risposta con l’esito degli accertamenti effettuati a carico della ditta Masi". 

"Molto prontamente, ma erroneamente, il Sindaco rispondeva, il 13 gennaio, che Arpat non aveva trasmesso alcunché alla sua Amministrazione. E precisava anche: “non ho notizia di nessun controllo Arpat successivo” all’interrogazione dell’onorevole Realacci.  Peccato però, per il sindaco, che il 19 gennaio l’Arpat si premurasse di far sapere a mezzo stampa che l’indagine presso la ditta Masi c’era stata e che gli esiti erano “stati trasmessi dalla casella di Posta Elettronica Certificata (Pec) di Arpat a quella del Comune di Castelnuovo Val di Cecina il 23 novembre 2012”. 

"La nota dell’Arpat smentiva clamorosamente le affermazioni del sindaco - insistono le opposizioni - cosicché il Gruppo Consiliare “Obiettivo comune” poneva al sindaco, in una interrogazione a lui rivolta il 23 gennaio, domande precise sulla Pec di Arpat: per quale motivo ne aveva negato l’esistenza, quando e chi aveva scaricato la Pec, quali provvedimenti intendeva assumere verso chi si era reso responsabile della mancanza, se si trattava di omissione di atti di Ufficio o di grave negligenza".

"Il sindaco - concludono - non ha dato ancora alcuna risposta a quell'interrogazione".

Ma l'ultima risposta di Ferrini è già in calendario: lunedì 13 febbraio il primo cittadino ha indetto una conferenza stampa nel corso della quale promette di fare chiarezza e fornire una documentazione esaustiva sulla vicenda. Una decisione che sembra voler porre fine una per tutte all'infinito rimpallo di accuse.


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